Non esiste sicuramente altro luogo al mondo in cui un uomo possa viaggiare con maggior piacere e beneficio dell’Italia…È la grande scuola della musica e della pittura, e in essa vi sono tutte le più nobili opere di scultura e di architettura, sia antiche che moderne…”. Con queste parole lo scrittore inglese Joseph Addison nel 1765 esprimeva il coinvolgimento emotivo che molti viaggiatori del suo tempo provavano nella tappa più importante del loro Grand Tour, l’Italia.

La cultura del viaggio, il desiderio di esplorare, studiare le tradizioni e le diverse espressioni dell’arte, in una parola scoprire questo meraviglioso mondo con le sue mille sfaccettature, così diverse così uguali, sono alla base della nostra idea di viaggio nel mondo della cultura a tutto tondo!

Noi che nel museo della cultura a cielo aperto siamo nati vorremmo, dalle nostre radici più prossime, risalire a quelle del mondo, a dimostrazione che seppure nelle diversità che caratterizzano ognuno di noi siamo tutti figli della stessa cultura!

  1. Siamo curiosi e bramosi di conoscere, o riconoscere, tutto quanto ci è attorno, partendo dai luoghi dove siamo nati, o siamo cresciuti o ci siamo ritrovati, per arrivare al mondo intero e sentirci a pieno titolo cittadini del mondo.
  2. Intendiamo, senza prenderci troppo sul serio, riscoprire la cultura dei nostri territori e da questa ripercorre il cammino, ma in senso inverso, di quanti parteciparono al Grand Tour del ‘700 ed ‘800 e di tutti quelli che li precedettero.
  3. Vogliamo che il nostro Ground Tour culturale ci porti dalle nostre terre (Abruzzo e Molise) a scoprire l’universo che ci circonda, perché le vie della cultura si sono sempre incrociate ed alimentate a vicenda!
  4. Siamo anche noi concordi che “la bellezza non risiede nei singoli elementi, bensì nell’armoniosa proporzione delle parti” (Galeno, II sec. d. C.).
  5. Riteniamo che la riscoperta del gusto e del buon gusto del tempo libero sia ciò che ci accompagnerà nel nostro viaggio culturale!
  6. Pensiamo che sia fondamentale tornare a privilegiare il micro, rispetto al macro.
  7. Noi delle terre d’Abruzzi siamo una razza differente……….., ci considerano un popolo di visionari e poeti. Noi crediamo nei sogni “ (Pascal D’Angelo).
  8. Ci riconosciamo aperti alla critica delle idee ed alla assoluta libertà di pensiero, sempre nel pieno rispetto degli altri.
  9. Ci poniamo come associazione apolitica ed apartitica, pur nel completo e pieno rispetto del credo che ciascun singolo vorrà fare proprio nell’ambito delle rispettive sfere personali.
  10. Non intendiamo professare alcuna religione, lasciando a ciascuno, nel proprio intimo, la libertà di culto, o meno.
  11. Rifiutiamo la paura della modernità, certi che non c’è passato senza futuro né futuro senza passato.
  12. Siamo aperti al nuovo ed all’ignoto, così come al passato. Perché non c’è vita senza futuro, né cultura senza passato.
  13. Le vere forze del cambiamento sono quelle della verità e dello spirito libero, della coscienza e della responsabilità” (Vaclav Havel)

Crederci per esserci

In Lanciano, addì 1° gennaio 2012